Sanda

Lo studio del Kungfu è sempre stato diviso in diversi aspetti: lo studio delle tecniche con l’apprendimento delle forme, lo studio dei testi per la formazione etica e culturale e l’allenamento del combattimento nelle sue diverse forme. Quest’ultimo aspetto poteva variare in base allo stile marziale praticato, per poter esercitare le caratteristiche proprie di quello stile. Peculiare del Taiji, ad esempio, è lo studio del Tuishou, una tecnica di sbilanciamento dell’avversario che sfrutta le fasi di pieno e vuoto nel movimento dell’avversario. In generale tutti gli stili, comunque, praticavano il combattimento libero, chiamato Sanshou o Leitai.
Gli scontri non prevedevano regolamenti, nè protezioni, categorie di peso o distinzionio nessun tipo, si poteva competere anche con le armi tradizionali, e determinavano la supremazia di un maestro o di una scuola di kungfu sulle altre della zona.

I primi tentativi di competizioni “sportive” fatte con il Leitai furono nei tardi anni ’20 del secolo scorso . Però, sebbene queste manifestazioni richiamassero folte schiere di partecipanti, comportavano un’altissima percentuale di infortuni e addirittura la morte di alcuni contendenti. Il principio era proprio quello originale: salire sul tappeto per uscirne vincitore, a qualunque prezzo. Per questo motivo il Leitai venne proibito nelle manifestazioni pubbliche.

Nel 1979, durante la riforma in ottica sportiva delle Arti Marziali voluta dal regime comunista, fu chiaro che il combattimento per poter essere effettuato nelle competizioni necessitava di un regolamento univoco che tutelasse gli atleti. Nacque quindi una nuova forma di combattimento regolamentato “ufficiale” per le competizioni, il Sanda, con le prime competizioni ufficiali nel 1982.

Questo comportò quindi l’introduzione di tutte le tutele per i praticanti sportivi: una sistema basato sul KO o sul punteggio attribuito alle varie tecniche, protezioni, categorie di peso, round a tempo. Rimane il principio cardine: battere l’avversario.

Le tecniche utilizzate sono davvero tante, dai pugni alle spazzate, dai calci alle proiezioni a terra dell’avversario. Attingendo dall’enorme bagaglio tecnico del Kungfu, il Sanda è un combattimento estremamente efficace e altamente spettacolare.